sabato 24 settembre 2011

Lettera a Silvio


Lettera a Silvio
Caro Silvio sono un piccolo imprenditore che insieme a due soci, nel lontano 1984, abbiamo
avviato una attività criminosa, definita normalmente azienda, abbiamo un clan di una decina di
picciotti che molti chiamano dipendenti.
Avrei bisogno di un aiutino per far fronte ad alcuni impegni, che da padre sconsiderato ed
imprenditore senza scrupoli ti vado ad elencare.
1) Libri di testo, quaderni, matite ed accessori vari, carta igienica, carta per fotocopiatrice per
poter far proseguire gli studi al mio bambino di 9 anni, che ha deciso di continuare
nonostante le tante opportunità di lavoro che ha davanti.
2) Come padre sconsiderato ho deciso anni fa di comperare una casa, nonostante le accoglienti
aree nomadi distribuite su tutto il territorio nazionale, della quale devo pagare il mutuo.
3) Come imprenditore senza scrupoli ho compilato correttamente la dichiarazione dei redditi,
come aggravante sono anche congruo e credibile, come conseguenza di questo atto
criminoso mi ritrovo a dover pagare allo stato le tasse.
4) Io e i miei due soci malfattori anni fa abbiamo acquistato con l'idea bislacca di far crescere
la nostra attività criminosa, una struttura della quale la banca molto maleducatamente
pretende le rate del leasing.
5) Si avvicina il Natale ed i miei picciotti pretendono il pizzo, loro la chiamano
impropriamente tredicesima.
6) Nel frattempo a me ed alla mia famiglia basterebbe un panino con la mortadella e una
birrina, così organizziamo un rutto sound casalingo.
Come riconoscimento della tua immensa generosità posso offrirti una Renault Scenic, so che non è
la tua marca preferita, ma confido nella tua grande modestia.
Il tuo suddito
Roberto Ferrari

Nessun commento:

Posta un commento